Spada

La spada è l’arma che più si avvicina alle armi del passato oltre ad essere quella più rappresentativa del duello sul terreno
La lama è divisa in gradi: forte, medio e debole e termina con un bottone. La lama è lunga: per le categorie “Maschietti/Bambine” (10 anni) e “Giovanissimi” (11 anni) 80 cm, per la categoria “Ragazzi/Allievi” (12-13 anni) 85 cm (fino alla stagione 2013-14) ed a partire dalla categoria “Cadetti” (14 anni) fino agli “Assoluti” (14-99 anni) la lama è di 90 cm.
La guardia(parte iniziale dell’arma) può avere diverse impugnature: francese e anatomica. La differenza tra i vari tipi di impugnatura è data dal diverso modo di inserire la mano su esse ed imprime allo schermitore un diverso stile di combattimento. L’impugnatura francese ha il manico diritto leggermente incurvato verso l’esterno della mano dello schermitore.
bersaglio spada È un’arma molto complessa ad alti livelli perché il suo bersaglio comprende tutto il corpo; si può colpire solo di punta, come nel fioretto, ma non vi è la convenzione. Il primo che tocca l’avversario si aggiudica il punto; se ci si colpisce contemporaneamente entro un venticinquesimo di secondo il punto viene assegnato ad entrambi e si ottiene un “colpo doppio”. Sulla sommità dell’arma c’è un bottone, che viene azionato da una pressione di almeno 750 grammi. La bellezza della spada risulta palese se praticata da schermidori di alto livello, anche se la facilità di inizio ed il fatto che – al contrario delle altre due armi – non vi è la convenzione la rendono allettante anche per i neofiti. Per questo motivo è l’arma più praticata. In generale, in Italia, si nota una preponderanza di fiorettisti in tenera età (categoria bambine/maschietti), una sostanziale parità di praticanti fioretto e spada alla categoria giovanissime/i, mentre a partire dalla categoria ragazze/i si nota una netta prevalenza degli spadisti. Alla spada si deve il colore bianco della divisa da scherma: infatti i duelli combattuti con la spada erano al “primo sangue”: qualsiasi ferita da cui uscisse sangue, su qualsiasi parte del corpo, determinava l’interruzione del combattimento e la sconfitta del duellante ferito. Per meglio evidenziare queste ferite era richiesto di vestirsi integralmente in bianco. Nelle competizioni moderne, per rendere sicuri gli “assalti”, la divisa deve presentare una resistenza alla penetrazione di 800 newton.

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